Geoscenari in movimento, al Festival dell’energia

Festival dell'energiaAltro che peak oil… di petrolio e gas ce n’è in abbondanza e sul mercato oggi ci sono players inattesi. Una situazione molto delicata che, politicamente, rischia di farci tornare indietro di una cinquantina d’anni. Quali sono gli scenari possibili?

Questa è in poche battute la presentazione del panel Geoscenari in movimento, parte dell’edizione 2015 del Festival dell’energia, in programma dal 28 al 30 maggio a Milano.

Al panel parteciperanno Nati BirenboimSergio Garribba, James HansenDavide TabarelliEvgeny Utkin, nonché il sottoscritto.

L’appuntamento è per il 29 maggio dalle 16:00 alle 17:30 presso l’Expo Gate in via Beltrami, davanti al Castello Sforzesco.

Il Renewable Energy Report del Politecnico di Milano

logoLo scorso martedì è stato presentato a Milano l’ultimo lavoro dell’Energy and Strategy Group del Politecnico meneghino, questa volta dedicato non a una specifica tecnologia, ma all’insieme delle fonti rinnovabili elettriche.

I tempi in cui ogni fonte si meritava la sua analisi specifica, visto la crescita sostenuta degli investimenti e il margine ottenibile dalla messa in produzione di nuovi siti, sembrano ormai passati, come testimonia anche, prosaicamente, il coffe break ormai ridotto all’osso – nulla delle ricche tavole imbandite di un paio di anni fa.

Tuttavia, scorrendo le analisi presentate nel Report e ascoltando gli interventi dei vari relatori intervenuti alla presentazione, si ha la conferma di come ormai il settore stia entrando in una fase di maturità e contribuisca finalmente in modo positivo all’economia del Paese. Nonostante qualcuno invochi ancora l’allocazione di incentivi aggiuntivi all’interno del tanto atteso Green Act o di un nuovo decreto ministeriale che dovrebbe succedere a quello del 6 luglio 2012, l’attenzione è ormai sempre più posta alla ricerca di un efficientamento nell’uso dell’enorme parco di generazione esistente, il quale sembra ormai essersi stabilizzato attorno ai 32 GW (+18,1 GW di idroelettrico) – nel 2014 sono entrati in funzione meno di 700 MW.

Si è parlato perciò molto di Operation&Maintenance, di mercato secondario degli impianti (forte sembra qui essere l’interesse di fondi finanziari esteri), di concentrazione della proprietà, di ristrutturazione del debito e di integrazione delle rinnovabili nel mercato elettrico. Quest’ultima è ormai una priorità per il sistema, dato che il contributo delle rinnovabili alla produzione elettrica nazionale ha raggiunto l’anno scorso il 45%.

Il rapporto costituisce dunque un prezioso strumento per capire lo stato delle rinnovabili in Italia e non solo, ma tuttavia in alcuni punti risulta debole e dimostra un certo sbilanciamento “ideologico” a favore delle rinnovabili.

In particolare, a mio avviso, è forzata la sezione dedicata all’impatto delle rinnovabili sulla bolletta elettrica italiana. Nonostante si dichiari la difficoltà di identificare questo impatto per la pluralità di fattori agenti, il rapporto alla fine cita comunque dei valori puntuali, la cui metodologia di calcolo appare talvolta sommaria e, in ultima analisi, tendenziosa. Mi limito al caso del PUN.

Data l’esistenza di un sistema di prezzo marginale nella borsa italiana e data la non convessità della funzione di produzione di elettricità, dovuta all’esistenza di numerosi impianti con capacità discreta, con vincoli di rampa e di potenza minima, ecc., mi sembra poco corretto cercare di inferire l’impatto delle rinnovabili sul PUN guardando alla mera correlazione fra produzione di energia da rinnovabili e PUN.

Anche la stima dello scenario conservativo mi sembra piuttosto curiosa: su che base si conclude che se il costo del gas naturale è calato del 18% e che le centrali a gas producono cica il 34% dell’energia elettrica in Italia, allora il minore prezzo del gas è responsabile del 6% del calo del PUN???? O che il calo della domanda e del PIL sia responsabile solamente del 3% del calo del PUN???

Insomma, credo si sia voluto fare una stima a spanne, ma in questo caso, come in altri, le spanne possono nascondere più di quanto rilevano e allora sarebbe più corretto fare a meno di calcolarle ed evitare di proporre al pubblico dei numeri.

Energie per l’Italia del futuro

Energie per l’Italia del futuroSegnalo un’interessante conferenza dal titolo Energie per l’Italia del futuro, in programma per il 22 Magggio a Ravenna. L’incontro è parte di una tre giorni dal titolo Fare i conti con l’ambiente, giunta quest’anno all’ottava edizioni.

La conferenza, introdotta da Davide Giusti e Paolo Errani, sarà suddivisa in cinque turni tematici:

  1. Uomini e altri animali (Enrico Alleva, etologo dell’Istituto Superiore di Sanità);
  2. L’energia dei nonni: Carlo Maria Cipolla, seduzioni intellettuali (Davide Tabarelli, Nomisma Energia, e Luigi Pedrazzi, Associazione Il Mulino);
  3. Energie pubbliche, energie private: investitori, mercati, forniture (Raffaella Di Sipio, fund investor);
  4. L’ape e il comunista: appunti di storia politica e culturale (Umberto Minopoli, Ansaldo Nucleare);
  5. Energia per l’Italia del futuro (Federico Testa, Commissario Enea, e on. Gianluca Benamati, X Commissione Attività Produttive).

Un evento senza dubbi curioso e stimolante. Se siete in zona, l’appuntamento è per venerdì 22 maggio 2015, dalle 10:00 alle 13:00, presso il Palazzo Rasponi dalle Teste in Piazza Kennedy a Ravenna.

Forum strategico Francia-Italia

Segnalo un evento organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) e dall’Institut Français nell’ambito del Forum strategico Francia-Italia, dal titolo Riflessioni comparate su modelli e strategie energetiche. Si tratta di una conferenza dedicata al confronto tra i due modelli energetici, a cui parteciperanno ricercatori e professionisti dei due Paesi, in programma a Roma per il 13 maggio alle 15:30 a Palazzo Rondinini.

Rispetto al programma originale, al posto del sottoscritto interverrà Nicolò Rossetto.

Energia: Italia e Francia modelli a confronto

Presentazione incontro “Energia e Geopolitica” presso Grosseto

Rapporto dell'ISPI su Energia e GeopoliticaPer i nostri affezionati lettori rendo disponibile la presentazione utilizzata la scorsa settimana a Grossetto presso la sede della Banca della Maremma.

Nelle diapositive dal titolo L’energia in Europa al 2030 vengono descritti in forma sintetica i contenuti del capitolo 2 del rapporto ISPI, con l’aggiunta di alcuni riferimenti ai recenti sviluppi in materia di Unione dell’energia.

Buona visione (commenti e consigli sono ben accetti!).

Grosseto: presentazione del rapporto energia ISPI

ISPI - Energia e geopoliticaSegnalo che venerdì 17 aprile si terrà a Grosseto una conferenza di presentazione del  Rapporto “Energia e geopolitica. Gli attori e le tendenze del prossimo decennio”, realizzato nell’ambito dell’Osservatorio Energia dell’ISPI.

L’evento è presentato da Gianni Bonini, Amministratore Delegato di Geacom, e Giancarlo Ciarpi, Direttore generale della Banca della Maremma.

Alla presentazione parteciperanno Valter Pallano, Amministratore Delegato di IREN Mercato, Nicolò Rossetto, autore del capitolo sull’UE, e il sottoscritto.

L’appuntamento è per le 17 presso la Sala delle Conferenze della Banca della Maremma, a Grosseto.