Russian Oil and Gas Sector: Political and Economic Prospects

Russian Oil and Gas Sector: Political and Economic ProspectsEnergy sector has a pivotal role for the economy and the political system of the Russian Federation.Oil and gas industry provides a quarter of the GDP, two thirds of the exports and half of the budget income. As a result, Russian economy and Government expenditures rely on high oil price. A sudden drop would bring to a deep economic crisis, with unpredictable consequences.

Oil and gas companies played also a political role in during the last decade. Putin strategy included a strong reaffirmation of the Government’s control over the main energy companies. In order to cope with the current and future challenges, Russian leadership needs to promote a multi-level diversification, which could lead to a more stable and resilient economic and political system.

La mia analisi dal titolo Russian Oil and Gas Sector: Political and Economic Prospects all’interno dell’ISPI Study The Economic Challenges of Current Russia.

L’Iraq nel panorama energetico mondiale

L’Iraq nel panorama energetico mondiale - Matteo VerdaA dieci anni dall’invasione statunitense, l’edizione 2012 del World Energy Outlook della IEA ha dedicato particolare attenzione al caso dell’Iraq. Il Paese sta affrontando una difficile ricostruzione in un contesto mediorientale sempre più instabile, ma può contare su riserve di idrocarburi con pochi paragoni nel mondo: 150 miliardi di barili di petrolio, che fanno dell’Iraq il quinto paese al mondo per riserve provate, con quasi il 9% del totale. A queste si aggiungono riserve di gas naturale pari a 3.400 miliardi di metri cubi (Gmc), pari all’1,5% del totale mondiale.

[il mio articolo prosegue su AgiEnegia.it]

Energia e politica estera

Politica energetica dell’Unione Europea e le scelte dei paesi membri - Matteo Verda«Energia e politica estera. L’Italia, la sicurezza energetica e gli interessi nazionali» è il titolo di un volume pubblicato in questi giorni dalla fondazione Farefuturo e da ISPI e presentato ieri alla Farnesina.

Il lavoro esplora diverse tematiche connesse alla sicurezza energetica e ha l’indubbio pregio di presentare nel panorama italiano un dei pochi esempi di ricerca policy-oriented.

Il volume  comprende diversi contributi:

1. Sicurezza energetica e sistema internazionale, di Paolo Quercia
2. Sicurezza energetica e competitività nazionale, di Davide Urso
3. Sicurezza energetica e libertà di mercato, di Carlo Stagnaro
4. Geopolitica degli approvvigionamenti energetici italiani, di Carlo Frappi
Introduzione
5. Politica energetica dell’Unione Europea e le scelte dei paesi membri, di Matteo Verda
6. Il concetto di sicurezza energetica della NATO, di Ferdinando Sanfelice di Monteforte
7. Italia e Russia: relazioni privilegiate o pericolose?, di Aldo Ferrari
8. Le importazioni di idrocarburi dall’Africa, di Lia Quartapelle
9. Obiettivi ambientali post Kyoto e sviluppo della “Green Economy”, di Marzio Galeotti e Antonio Villafranca

Lo status legale del Caspio

The legal status of the Caspian Sea - Federico Formentini and Tommaso MilaniLa dissoluzione dell’Unione Sovietica ha cambiato gli equilibri politici nella regione del Caspio, trasformando un poco formalizzato modus vivendi tra una superpotenza e una potenza regionale in una complessa questioni multilaterale tra 5 Stati con interessi divergenti.

Federico Formentini e Tommaso Milani propongono un’interessante ricostruzione storica della questione in un agile paper dal titolo The legal status of the Caspian Sea. History of the treaties between the riparian States, appena pubblicato da ECESA.

 

Governance dell’energia: le proposte dell’OPEF

La governance dell'energia - OPEFIn occasione di un convegno organizzato con la LUISS il 20 novembre scorso, l’Osservatorio sulla politica energetica della Fondazione Einaudi (OPEF) he presentato un bel documento ricco di proposte sulla governance dell’energia.

Particolarmente interessante la questione del rapporto tra il governo e l’AEEG, nella sezione curata da Eugenio Bruti Liberati. Gli altri autori sono Nicola Bassi e Filippo Donati.

Il rapporto è scaricabile qui.