Un corso per approfondire i temi della geopolitica

In queste settimane gli sviluppi della politica internazionale hanno riportato al centro dell’attenzione mediatica le faglie esistenti nell’attuale ordine internazionale e accresciuto la tensione fra alcuni dei principali attori.

Il caso della Corea del Nord è solo uno fra i tanti. Situzioni di conflittualità aperta perdurano infatti in Siria e Iraq, Yemen, Libia e Ucraina, solo per citare i casi più noti.

A ciò va aggiunto che una serie di tornate elettorali o di votazioni in diversi paesi potrebbero avere ripercussioni significative sulla politica internazionale nel breve e medio-termine. Dal referendum costituzionale turco di oggi alle elezioni francesi della prossima settimana, la politica interna in molti paesi chiave potrebbe riorientare la politica internazionale, nel bene e nel male.

In questo contesto la conoscenza di alcuni concetti di base delle relazioni internazionali e la comprensione di alcuni casi specifici rappresentano un utile strumento per comprendere dove sta andando il mondo e che cosa ci dobbiamo aspettare. Lodevole perciò l’iniziativa di Geopolitica.info, che ha lanciato un corso on-line, dove una serie di studiosi ed esperti affronta i principali temi delle relazioni internazionali.

Tra questi troverete anche due mie brevi lezioni sulla geopolitica dell’energia, in cui analizzo il ruolo dell’energia nelle relazioni internazionali, gli obiettivi di una politica energetica e il caso specifico del petrolio.

Buona visione!

Ps: in questo tempo dove richiami al riarmo e azioni di guerra e guerriglia sono frequenti, acquisti maggior significato per tutti l’augurio di una buona e serena Pasqua.

La fuorviante narrativa dell’OPEC sull’offerta petrolifera

OPEC’s Misleading Narrative About World Oil SupplySegnaliamo un policy brief dal titolo OPEC’s Misleading Narrative About World Oil Supply, scritto da Leonardo Maugeri per il Belfer Center di Harvard.

La principale conclusione del testo è che i tagli dei produttori OPEC e non-OPEC non sono sufficienti a riassorbire l’eccesso di produzione globale e quindi, a meno che la crescita della domanda non arrivi a livelli record, nel 2017 i prezzi del greggio potrebbero essere destinati ad una nuova significativa contrazione.

Il policy brief è breve ma ricco di spunti. Per quanto riguarda la domanda, in particolare, Maugeri sottolinea come i tagli, oltre a essere piuttosto modesti, abbiano il duplice (e opposto) effetto di sostenere il prezzo e di favorire gli investimenti e quindi l’aumento dell’offerta da parte dei produttori non vincolati dall’accordo, come i produttori di non-convenzionale statunitensi.

Per quanto riguarda la domanda, Maugeri evidenzia come le prospettive non sembrino particolare incoraggianti: le stime per il 2017 sono state già riviste al ribasso da più parti e l’aumento della domanda a livello globale dovrebbe essere inferiore a 1,3 Mbbl/g (0,9 in Cina e India insieme, probabilmente meno di 0,4 nel resto del mondo), probabilmente non abbastanza per assorbire sia la nuova offerta sia l’eventuale riduzione degli stock.

World Energy Outlook 2016

IEA - World Energy Outlook 2016L’Agenzia internazionale per l’energia ha lanciato oggi l’edizione 2016 del World Energy Outlook, la sua pubblicazione di punta. 684 pagine (a pagamento) destinate a influenzare profondamente, come di consueto, il dibattito mondiale in tema di energia.

Tra le questioni più rilevanti affrontate quest’anno la ridefinizione della sicurezza energetica legata alla transizione energetica, la povertà energetica nel mondo, l’allocazione degli investimenti (sempre più influenzati dalle politiche climatiche e dai bassi prezzi del greggio), il processo di formazione di un mercato globale del gas.

Disponibile per tutti, una sintesi di 15 pagine in italiano.

La Cyber Security del settore energetico

Cyber Security Energia 2ª Conferenza Nazionale Il ruolo da anni centrale dei software nella gestione di tutta la filiera dell’energia, dall’upstream petrolifero fino alla distribuzione elettrica, espone l’industria e la società nel suo complesso ai rischi collegati alle intrusioni nei sistemi informatici.

Governi stranieri, terroristi e criminali sono tutti soggetti interessati ad accedere ai sistemi informatici degli operatori energetici, per monitorarne le attività o potenzialmente per attaccare e mettere fuori uso infrastrutture critiche, come quelle della distribuzione elettrica e del gas.

Senza scadere in esagerazioni, il tema della sicurezza informatica delle infrastrutture energetiche rappresenta senza dubbio uno dei temi chiave della tutela della sicurezza energetica tout court, nel presente e soprattutto nel futuro, data la crescente complessità delle reti elettriche.

Sul tema segnalo la seconda edizione della conferenza nazionale dedicata alla Cyber Security nel settore energetico. che si svolge oggi presso il Centro Alti Studi per la Difesa. Segnalo inoltre un interessante portale curato da Energia Media e dedicato in modo continuativo alla questione.

Revoca delle sanzioni economiche e commerciali nei confronti dell’Iran

Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha approvato all'unanimità la revoca delle sanzioni economiche e commerciali nei confronti dell'Iran. Intervista a Matteo VerdaIl superamento delle sanzioni all’Iran continua a dominare l’attenzione degli analisti e dei media, nel tentativo di capire quali saranno le conseguenze e in quale orizzonte temporale.

Sul tema ho detto la mia ai microfoni di Radio Radicale, intervistato da Lorenzo Rendi. L’audio integrale dell’intervista è disponibile in streaming: Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato all’unanimità la revoca delle sanzioni economiche e commerciali nei confronti dell’Iran. Intervista a Matteo Verda.

La Commissione accusa Gazprom di abuso di posizione dominante

EC - Antitrust: Commission sends Statement of Objections to Gazprom for alleged abuse of dominance on Central and Eastern European gas supply marketsLa DG Concorrenza della Commissione europea ha formalmente accusato Gazprom di abuso di posizione dominante, a quasi quattro anni dai blitz negli uffici europei di Gazprom e a tre anni dall’apertura dell’inchiesta (caso numero 39816). La notizia era peraltro trapelata già ieri.

Secondo le accuse, Gazprom avrebbe ostacolato la libera circolazione del gas tra gli Stati membri (limitando le possibilità di ri-export). Inoltre, avrebbe praticato prezzi particolarmente elevati in alcuni mercati (attraverso formule di indicizzazione sgradite alla Commissione). Infine, avrebbe mantenuto il controllo sulle infrastrutture impedendo lo sviluppo della concorrenza. I mercati interessati sono Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Cechia, Slovacchia, Ungheria e Bulgaria.

Ora Gazprom ha 3 mesi per rispondere alle accuse. Se giudicata colpevole, la società russa potrebbe affrontare una multa fino a circa 10 miliardi di dollari. In comunicato stampa, Gazprom ha definito le accuse infondate, difeso come legali le proprie pratiche e commerciali e – aspetto particolarmente sensibile dal punto di vista politico – ricordato che OAO Gazprom è una società russa a cui la Federazione attribuisce particolari funzioni sociali.

La partita è dunque inevitabilmente sul piano politico, nonostante assuma in questo caso il linguaggio del diritto. Non si registrano al momento reazioni ufficiali del governo russo, ma è inevitabile un inasprimento dei toni, quantomeno per ragioni di consenso interno.

Tuttavia occorre notare che, anche se la vicenda sarà fortemente mediatizzata, la reciproca dipendenza tra Gazprom e il mercato europeo crea un vincolo inevitabile alle cooperazione tra le parti. L’azione legale avrà in ogni caso un impatto inevitabile sul modello di business di Gazprom, una tendenza già in parte avviata.

Qui un po’ di fonti sulla notizia: FTNew York Times, RT, Reuters, Bloomberg, SQ, Repubblica.

La Commissione ha anche creato un’infografica per l’occasione, twittata dalla commissaria danese Margrethe Vestager:

Gazprom may be abusing its dominant position in Eastern Europe

Qui sotto invece un promemoria della struttura dell’approvvigionamento di gas naturale dell’UE nel 2014:

L'approvvigionamento di gas naturale dell'UE nel 2014