Il gas azerbaigiano arriverà in Italia

TAP: il tracciatoDopo diversi giorni di indiscrezioni e conferme indirette, è arrivato oggi l’annuncio ufficiale che sarà il gasdotto Trans Adriatic Pipeline (TAP) a trasportare il gas azerbaigiano sul mercato europeo, arrivando sulle coste pugliesi in prossimità di San Foca (LE).

La produzione della fase 2 del consorzio Shah Deniz arriverà in Italia transitando per tre diversi gasdotti. Dopo essere estratto dal fondale del Caspio, il gas passerà prima attraverso l’espansione del South Caucuasus Pipeline, in Azerbaigian (443 km) e Georgia (250 km). Poi attraverserà tutta la Turchia per circa 1.700 km lungo il Trans Anatolian Pipeline (TANAP). Infine, arriverà con il TAP direttamente nella rete di Snam RG, attraversando prima la Grecia (550 km), l’Albania (210 km) e il Canale d’Otranto (105 km).

La capacità di trasporto iniziale del TAP sarà di 10 miliardi di metri cubi (Gmc). Per avere un paragone, nel 2012 i consumi dell’Italia sono stati pari a 73 Gmc, quelli europei a 466 Gmc. Nello stesso anno, le importazioni dalla Russia sono arrivate a 107 Gmc.

Il gas azerbaigiano arriverà in Italia non prima del 2019: per quell’anno, i consumi italiani dovebbero essere tornati intorno agli 80 Gmc e le importazioni russe dovrebbero essere aumentate a circa 130-140 Gmc.

Questi pochi numeri sono sufficienti a intuire come l’apporto del gas azerbaigiano alla sicurezza energetica europea sia rilevante ma non determinante. E soprattutto come la costruzione del gasdotto non rappresenti un’alternativa alle importazioni russe, ma solo un complemento.

L’importanza del gas azerbaigiano risiede soprattutto nella possibilità di portare nuovi volumi di gas in competizione sul prezzo, permettendo di aumentare il livello di concorrenzialità del mercato, europeo ma soprattutto italiano.

La possibilità di offrire sul mercato il gas azerbiagiano a prezzi competitivi è stato il fattore determinante che ha consentito a TAP di vincere la concorrenza di Nabucco West, diretto in Austria. A fronte di una capacità di trasporto analoga, la stima del costo di TAP è infatti di 5-5,5 miliardi di euro, contro gli 8 del Nabucco. Dati i fondamentali economici, nulla ha dunque potuto l’appoggio politico della Commissione europea.

L’Italia è il paese che maggiormente beneficerà della nuova infrastruttura e infatti il governo ha tardivamente ma attivamente appoggiato il progetto. Innanzitutto, TAP aumenterà la sicurezza energetica nazionale: 10 Gmc sono un contributo marginale a livello europeo, ma per l’approvvigionamento italiano sono un importante fattore di diversificazione.

In secondo luogo, gli effetti in termini di concorrenzialità del mercato interno potranno essere rilevanti perché per la prima volta il metano sarà importato via tubo senza alcun coinvolgimento di Eni, che è ancora il principale operatore.

In terzo luogo, la volontà dei soci di TAP di raggiungere anche gli altri mercati europei creerà un forte incentivo a una maggiore integrazione del mercato italiano con quelli confinanti, consolidando la convergenza dei prezzi e aumentando la resilienza della rete nazionale, nel caso fossero potenziate le connessioni fisiche.

Finalmente una buona notizia per l’Italia, oltre che per la Grecia e l’Albania. Dopo le tante battute d’arresto sui rigassificatori, finalmente gli operatori internazionali tornano a investire nel Sud dell’Europa.

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Approfondimento: INFOGRAFICA – Trans Adriatic Pipeline

Socar annuncia l’acquisto di Desfa

SOCAR purchases a major stake in Greece natural gas transmission system operator - DESFA S.A.Come anticipato, la compagnia di Stato azerbaigiana Socar ha acquisito il 66% di Desfa, la società che gestisce la rete di trasporto ellenica.

Con un comunicato, Socar annuncia di aver raggiunto un accordo con Hradf, l’agenzia greca delle privatizzazioni. A seguito della rinuncia Gazprom, l’offerta azerbaigiana era l’unica ad essere stata formalizzata: considerando il delicato stato delle privatizzazioni in Grecia, sarebbe stato difficile ipotizzare un mancato accordo con Socar.

Con l’acquisizione di Desfa, Socar imprime una svolta al processo di scelta del gasdotto destinato a trasportare in Ue il gas naturale del Caspio. Solo una delle due infrastrutture in lizza, il Tap, transita per la Grecia e dunque si trova ora notevolmente avvantaggiata rispetto all’alternativa, il Nabucco occidentale.

Si tratta dunque di un’ottima notizia per l’Italia, che potrebbe veder aumentare la propria capacità di importazione di 10 miliardi di metri cubi all’anno entro la fine del decennio, con un aumento della diversificazione delle foniture, della concorrenzialità del mercato e delle possibilità di una più stretta integrazione con gli altri mercati europei..

Desfa a Socar, Gazprom rinuncia a DEPA

DESFAGazprom ha rinunciato all’acquisto di DEPA, la società integrata greca di trasporto (tramite DESFA) e distribuzione  del gas naturale in fase di privatizzazione. Nelle scorse settimane era invece apparsa molto probabile un’offerta.

Nonostante la compagnia russa abbia indicato come motivazione l’incerta redditività dell’investimento, appare evidente il ruolo giocato dalla possibile opposizione della Commissione europea all’operazione.

Presentata ufficialmente e accolta positivamente dalle autorità greche è invece l’offerta di Socar, la compagnia statale azerbaigiana, per la sola DESFA, la società che gestisce la rete di trasporto.

L’investimento di Socar in Grecia aumenta considerevolmente le possibilità che a vincere la competizione per il trasporto del gas Azerbaigiano sia il TAP, che attraverserebbe la Grecia prima di arrivare in Italia.

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Aggiornamento: per il gas azerbaigiano la posizione ufficiale di Baku è la fattibilità dei due gasdotti, ma a quanto pare il TAP sarebbe in vantaggio.

Aggiornamento2: l’offerta di Socar per il 66% Desfa è stata presentata ufficialmente e secondo le procedure: la valutazione ufficiale dell’offerta – l’unica pervenuta a Hradf, l’agenzia greca delle privatizzazioni – e l’approvazione definitiva saranno fatte in occasione della prossima riunione del Board of directors.

Il TAP procede a piccoli passi

Trans Adriatic Pipeline (TAP)Il Consiglio dei ministi di ieri ha appravato il ddl di ratifica degli accordi con Albania e Grecia per la costruzione del gasdotto TAP, secondo quanto riportato oggi dal Sole24Ore.

Si tratta di un nuovo passo avanti, che si somma alla recente approvazione dell’esenzione all’accesso a terzi da parte della Commissione europea.

Procede dunque la competizione tra TAP e Nabucco per il trasporto del gas azerbaigiano in UE. La decisione, attesa per maggio, è slittata a giugno o luglio, secondo quanto dichiarato da Vaqif Sadiqov, ambasciatore azerbaigiano in Italia.

Difficile dire già oggi chi avrà la meglio: il Nabucco è senza dubbio favorito dalla maggior dinamicità dei mercati balcanici, mentre il TAP offre una composizione azionaria più stabile e credibile, oltre a coinvolgere direttamente un grande mercato come quello italiano.

Determinante sarà di certo la posizione del governo azerbaigiano, la cui posizione ufficiale per ora è che le infrastrutture si debbano fare entrambe. Idea ambiziosa, ma al momento poco sostenibile non solo per i dubbi sui tempi di sviluppo dell’ulteriore capacità produttiva azerbaigiana, ma anche per la perdurante crisi della domanda europea.

Nota: la composizione azionaria del Nabucco indicata da Federico Rendina sul Sole non è corretta: da aprile, l’austriaca OMV ha rilevato la quota di RWE, diventando azionista di riferimento (anche se con l’intenzione dichiarata di favorire l’ingresso di non ben definiti nuovi soci).

Statoil nel capitale di TANAP

Statoil to double its investments in AzerbaijanL’operatore statale norvegese Statoil ha ribadito il proprio interesse nell’ipotesi di acquisizione di una quota del gasdotto TANAP, destinato a trasportare il gas azerbagiano di Shah Deniz 2 sul mercato turco (6 miliardi di metri cubi all’anno) e in UE (10 miliardi di metri cubi all’anno).

Statoil controlla non solo il 25,5% del consorzio di sviluppo di Shah Deniz, che fornirà tutto il gas trasportato attraverso TANAP, ma anche il 42,5% del progetto TAP, il gasdotto proposto per portare il gas azerbaigiano dal confine con la Turchia fino in Puglia, attraverso Grecia e Albania.

L’ingresso di Statoil nel capitale di TANAP potrebbe dunque rappresentare un segno positivo per il TAP, impegnato nella competizione con il Nabucco West per aggiudicarsi il contratto con il consorzio di Shah Deniz. La decisione finale è attesa per il prossimo giugno.