Forum strategico Francia-Italia

Segnalo un evento organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) e dall’Institut Français nell’ambito del Forum strategico Francia-Italia, dal titolo Riflessioni comparate su modelli e strategie energetiche. Si tratta di una conferenza dedicata al confronto tra i due modelli energetici, a cui parteciperanno ricercatori e professionisti dei due Paesi, in programma a Roma per il 13 maggio alle 15:30 a Palazzo Rondinini.

Rispetto al programma originale, al posto del sottoscritto interverrà Nicolò Rossetto.

Energia: Italia e Francia modelli a confronto

La Turchia e la sicurezza energetica europea

Energy, Turkey, the EU, the Adriatic basinSegnalo tre contributi molto interessanti pubblicati dallo IAI sulla Turchia e collegati al suo ruolo nella sicurezza energetica europea:

Sebbene sia a questo punto chiaro che le prospettive di accesso della Turchia all’UE siano le medesime dell’Ucraina, la cooperazione tra Ankara e i governi europei è quantomai importante per lo sviluppo del sistema infrastrutturale europeo.
Non bisogna tuttavia sopravvalutare il ruolo della Turchia: per quanto importante, nei prossimi decenni difficilmente dal Paese transiterà più del 5% dei consumi europei di gas (20-25 Gmc/a), ossia meno che dalla Tunisia. E anche qualora le più rosee aspettative dovessero realizzarsi, si arriverebbe al massimo al 10%.

Inoltre, la Turchia rappresenta anche un grande importatore di gas (46 Gmc nel 2012) e ha interessi convergenti rispetto ai consumatori europei quando si tratta della maggiore minaccia alla sicurezza energetica, ossia la stabilità dei Paesi produttori.

Diversa la questione quando si tratta di costi di realizzazione delle infrastrutture e di tariffe per il trasporto. Per questo, però, ai governi europei conviene essere coerenti con le scelte di fondo di politica economica degli ultimi decenni e lasciare che a occuparsi in prima linea della questione siano gli operatori.

Chi nelle diverse istituzioni sostiene il contrario ha probabilmente un forte interesse a usare la sicurezza energetica come pretesto per perseguire altri fini, sia nel dossier ucraino sia in quello turco.