UP – Preconsuntivo 2016

L’Unione Petrolifera ha pubblicato il consueto preconsuntivo dedicato ai numeri dell’energia nell’anno che sta per finire. Il dato forse più rilevante è stato la complessiva diminuzione del costo delle importazioni energetiche per i Paesi importatori come l’Italia, determinato da una combinazione di bassi prezzi e di sostanziale stagnazione della domanda.

La fattura energetica italiana nel 2016 è stata di circa 24 miliardi di euro, circa 11 miliardi in meno rispetto ai poco meno di 35 miliardi del 2016 (-31%). Parallelamente l’incidenza sul PIL è scesa all’1,4%, rispetto al 4% del 2012, tornando sui valori di fine anni Novanta.

Per quanto riguarda la composizione del paniere italiano, il petrolio si conferma la prima fonte (36,1%), seguito dal gas naturale (35,4%), in crescita grazie allo stop al nucleare francese e alla debolezza della produzione da rinnovabili (soprattutto idroelettrico). Terza componente le rinnovabili (16,6%), seguite dal carbone, sempre più marginale (7,2%), e dalle importazioni elettriche (4,7%).

Produzione petrolifera: costi di estrazione e breakeven

Segnalo un’interessante tavola sui costi di estrazione medi del petrolio per tipo di giacimento e area geografica di produzione, coi relativi volumi prodotti, pubblicata da Unione Petrolifera in occasione del tradizionale preconsuntivo petrolifero annuale.

UP - Costi di estrazione a breakeven con BrentConsiglio la lettura di tutte le slides del preconsuntivo, che contengono anche altri dati interessanti sullo scenario internazionale e sulla situazione italiana.

Unione Petrolifera – Relazione annuale 2014

Italia – Domanda di prodotti petroliferi al 2030Segnalo la consueta pubblicazione della Relazione annuale di Unione Petrolifera, l’associazione degli industriali del settore.

La relazione ricostruisce in modo puntuale l’evoluzione del mercato petrolifero internazionale e del settore energetico in Italia, per poi naturalmente approfondire le dinamiche del settore petrolifero nel nostro Paese, dalla produzione alla raffinazione, dalla commercializzazione alle questioni fiscali.

Interessanti, anche se tutt’altro che sorprendenti, le attese di riduzione strutturale della domanda di prodotti petroliferi sul mercato nazionale, destinata ad aggravare la già difficile situazione della raffinazione in Italia.

La relazione è integrata da un corposo databoook energia e petrolio [se il file risulta illeggibile, rinominatelo aggiungendo l’estensione .pdf].

Per chi volesse fare un po’ di serie storiche, oltre alla sezione statistica del sito UP, rimando anche alle relazioni degli anni passati: 2008, 2009, 2010, 2011, 2012 e 2013.

UP, preconsutivo 2012

UP - Preconsutivo 2012L’Unione Petrolifera ha pubblicato il preconsutivo 2012, con l’analisi dello scenario mondiale e le previsioni per il 2013.

Per quanto riguarda l’Italia, spiccano i consumi energetici in calo (170,6 Mtep, -4,3%) e lo storico quasi sorpasso del gas (60,9 Mtep) sul petrolio (61,8 Mtep), dovuto al crollo dei consumi di quest’ultimo (-10,6%), a causa della crisi e della crescente pressione fiscale.

Per quanto riguarda la fattura energetica (import-export), la stima per il 2012 è di 65 miliardi (+3%), pari al 4,1% del pil. Per il 2013, l’aumento previsto è di altri 3 miliardi di euro.

Lettura caldamente consigliata (almeno le tavole statistiche) per chi voglia farsi un’idea delle tendenze in atto.