Energia e geopolitica: il decennio che verrà

Energia e geopolitica: il decennio che verràI mercati energetici sono uno degli elementi più importanti e al contempo più delicati del sistema internazionale. La reciproca dipendenza che lega i consumatori e gli esportatori di energia è apparsa evidente negli ultimi mesi, dominati dal crollo del petrolio e dalle preoccupazioni per la stabilità politica di molti Paesi produttori. Quali saranno allora i mercati e le sfide di domani? E quali le implicazioni per l’Europa e l’Italia?

Su questo, come sapete, si concentra il volume Energia e geopolitica. Gli attori e le tendenze del prossimo decennio, che sarà presentato a Roma mercoledì 25 Marzo alle 16:30.

Alla presentazione, moderata da Massimo Nicolazzi (ISPI), parteciperanno Guido Pier Paolo Bortoni (Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico), Giovanni Castellaneta (SACE), Massimo Mucchetti (Senato della Repubblica), Chicco Testa (Assoelettrica), Federico Testa (ENEA) e il sottoscritto.

Per partecipare all’incontro, che si terrà a Roma (SACE – Piazza Poli, 42), è necessario registrarsi qui.

Pavia, seminario su «Energia e geopolitica»

Seminario permanente di politica internazionaleSegnalo il seminario dal titolo «Energia e geopolitica», che terrò a Pavia lunedì 23 marzo alle 11, in Aula 4 di Scienze politiche. L’iniziativa è parte del Seminario permanente di politica internazionale, organizzato dal Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università di Pavia.

Il mio intervento prenderà spunto dal volume collettaneo di ISPI, per poi rispondere agli interventi e alle domande dei partecipanti.

Ucraina, una crisi europea

Ucraina, una crisi europea: l'incontro Sono disponibili qui le slides che ho utilizzato ieri sera durante la conferenza Ucraina, una crisi europea, che si è tenuta a Cernusco sul Naviglio, e a cui ho partecipato insieme al collega Evgeny Utkin.

Sulla questione ucraina, rimando anche ai miei posts sul tema e al mio paper La crisi ucraina e il transito di gas russo verso l’Europa

Energia e geopolitica: il decennio che verrà

ISPI - Energia e geopolitica: il decennio che verràI mercati energetici sono uno degli elementi più importanti e al contempo più delicati del sistema internazionale. La reciproca dipendenza che lega i consumatori e gli esportatori di energia è apparsa evidente negli ultimi mesi, dominati dal crollo del petrolio e dalle preoccupazioni per la stabilità politica di molti Paesi produttori. Quali saranno allora i mercati e le sfide di domani? E quali le implicazioni per l’Europa e l’Italia?

Di questi temi si parlerà alla presentazione del volume Energia e geopolitica. Le dinamiche attuali e le conseguenze sul prossimo decennio, che ho curato per l’Osservatorio di Ricerca dell’ISPI dedicato all’energia.

Il Rapporto sarà discusso presso la sede dell’ISPI, a Palazzo Clerici, con: Cristina Corazza (ENEA), Stefano da Empoli (I-Com), Luca Pagni (La Repubblica), Giancarlo Pireddu (Università degli Studi di Pavia).

L’evento avrà luogo in via Clerici 5 dalle 18:00. Per partecipare, è consigliata la registrazione.

 Aggiornamento: le mie slides proiettate durante la presentazione sono disponibili qui.

Petrolio al ribasso: vincitori e vinti

ISPI - Petrolio al ribasso: vincitori e vintiDopo tre anni di quotazioni elevate, il prezzo del petrolio in pochi mesi è sceso di oltre il 30%. La decisione saudita di non intervenire per arrestare questa tendenza ha creato uno scenario senza precedenti, con importanti implicazioni economiche e politiche.

Quali sono le cause di questo improvviso ribasso? Chi sono i vincitori e i vinti? Che conseguenze ci saranno sulle maggiori economie?

Per discutere del tema, l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano ha organizzato una tavola rotonda che si terrà a Palazzo Clerici il 10 Dicembre alle 18:00.

A parlare del tema saranno Sissi Bellomo del Il Sole 24 Ore, Luca Mezzomo di Intesa Sanpaolo e Massimo Nicolazzi di Centrex. A moderare sarà il Paolo Magri dell’ISPI.

La IEA dà i voti alla politica energetica della UE

iea_eu_reportA poche settimane dall’accordo del Consiglio europeo sul quadro energetico e climatico al 2030, la IEA pubblica una dettagliata analisi della politica energetica europea, evidenziando in particolare i risultati e le sfide emerse dopo il 2008, anno a cui risale il precedente (e unico) studio dell’agenzia parigina in merito.

Alla presentazione del rapporto avvenuta due giorni fa a Bruxelles, il direttore generale della IEA, van der Hoeven, ha evidenziato i grandi progressi ottenuti in questi sei anni e ha riconosciuto la leadership europea in materia di lotta al cambiamento climatico e promozione dell’efficienza energetica.

L’Europa, secondo la van der Hoeven, è ben avviata sulla strada della transizione a un’economia a basso contenuto di carbonio, ma deve comunque affrontare una serie di sfide non da poco.

Innanzi tutto, è necessario lavorare ancora al completamento del mercato interno, che è ancora diviso in mercati regionali, accrescendo le interconnessioni e le procedure di accoppiamento dei mercati. In secondo luogo bisogna aggiustare l’ETS, in modo che dia certezza agli investitori. È poi necessario continuare a sviluppare le rinnovabili, garantendone l’integrazione nel mercato interno e minimizzando gli effetti distorsivi sulla borsa elettrica. È inoltre necessario diversificare le fonti di approvvigionamento degli idrocarburi e promuovere un adeguato sfruttamento delle risorse interne. Infine, bisogna preservare un mix elettrico di base diversificato, che non veda la drastica riduzione nei prossimi anni del ricorso al nucleare e al carbone.

Per concretizzare queste e le altre raccomandazioni basate sul rapporto è necessario una forte Unione dell’energia, che metta in comune le risorse e coordini le iniziative dei vari stati membri. Proprio quest’ultimo accenno lascia intuire un certo allineamento di pensiero tra la IEA e la Commissione europea. Che siano unite nella lotta a ridurre il potere dei governi nazionali? 🙂