Interessante analisi di Alberto Brambilla sul Foglio, in attesa che la verde superi la soglia psicologica dei 2 €/litro.
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Interessante analisi di Alberto Brambilla sul Foglio, in attesa che la verde superi la soglia psicologica dei 2 €/litro.
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Secondo il nuovo report Enerdata, l’aumento del costo dell’energia per gli utenti finali non è un problema solo italiano.
Dal 2000, il costo del gas e dei derivati del petrolio per le famiglie europee è aumentato in media del 40%, quello dell’elettricità del 20% e quello del carbone del 50%. La “buona notizia” è che si tratta solo di una frazione del parallelo aumento delle materie prime sui mercati internazionali: il prezzo del gas è infatti raddoppiato, quello petrolio quadruplicato e quello del carbone triplicato. Insomma, poteva andare peggio.
[…] In Europa la sicurezza energetica è generalmente – e unilateralmente – definita come la disponibilità di energia a prezzi ragionevoli. Questa definizione si compone di due aspetti ben distinti, anche se interdipendenti. Il primo è quello dell’affidabilità (reliability) del flusso di materie prime, che dipende dall’accessibilità dei giacimenti e dal funzionamento delle infrastrutture di trasporto. Il secondo aspetto, decisamente più sfumato, è quello della ragionevolezza economica (affordability), cioè la garanzia che i prezzi non varino eccessivamente o in modo imprevedibile, mandando in crisi le economie coinvolte. […]
(Che cos’è la sicurezza energetica? – AgiEnergia.it)