Credere nello Stato?

Carlo Lottieri - Credere nello Stato?La questione del ruolo dello Stato nell’economia e più in generale nella società è uno dei problemi centrali della riflessione politica. La spasmodica ricerca di una soluzione alla crisi economica ha solo riportato l’attenzione su un problema antico almeno quanto l’Occidente.

Il libro di Lottieri non riguarda direttamente il mondo dell’energia, ma ha molto da dire a chi se ne occupa. L’onnipresenza dell’azione dello Stato, la pretesa dei decisori politici di modificare continuamente regole e comportamenti senza rendere conto ai soggetti coinvolti, la decisione arbitraria di quali diritti e quali proprietà tutelare (e quali no) hanno tutti un’origine comune, che si può rintracciare nello stesso processo di formazione degli Stati contemporanei e nel loro affermarsi come monopolizzatori della fedeltà (e della fede) degli individui.

Un lavoro di ampio respiro, che grazie a una scrittura precisa ma scorrevole fa fare un viaggio a cavallo dei secoli, alla ricerca di sottili fili rossi visibili soltanto alzando lo sguardo dalle questioni immediate. Una lettura consigliata soprattutto a quanti osservano divertiti come gli individui, le imprese e i mercati trovino sempre il modo di sfuggire almeno in parte alle pretese assolutistiche di ogni Stato.


Carlo Lottieri
Credere nello Stato? Teologia politica e dissimulazione da Filippo il Bello a Wikileaks
Rubbettino, 2011, 196 pp.
ISBN/EAN:  978-88-498-3165-8
Scheda dell’editore
Servizio bibliotecario nazionale

MSE – Consumi di gas di maggio

Ministero dello sviluppo economico - Dipartimento per l'EnergiaContinua il momento nero dei consumi di gas naturale in Italia dopo la parentesi positiva di aprile.
Il MSE ha pubblicato i dati dei consumi di gas naturale relativi al mese di maggio 2012, attestatisi a 4,2 Gmc (39 MJ/mc), in calo del 10% rispetto allo stesso mese del 2011. Il calo è dovuto al crollo degli usi per generazione termoelettrica, ridottisi del 23% su base mensile.
A livello aggregato, i consumi complessivi di gas nei primi 5 mesi del 2012 sono calati del 2,1% (a 36,2 Gmc) rispetto allo stesso periodo del 2011.

Efficienza, passo avanti dell’Ue

EC - Energy EfficiencyFra i tre obiettivi della strategia 20-20-20 dell’Ue relativi alle percentuali di riduzione delle emissioni, di energia da rinnovabili e di aumento dell’efficienza, il più importante è senza dubbio l’ultimo. Che infatti non è vincolante, a conferma di come la montagna europea sia specializzata in topolini.

Eppur qualcosa si muove: come riportato dal FT, la settimana scorsa i Ministri dell’ambiente hanno raggiunto un accordo con Parlamento europeo sulla prima direttiva dedicata all’efficienza. La misura più importante del provvedimento sarà l’obbligo per le utilities di implementare ogni anno misure di risparmio pari all’1,5% del fatturato, dal 2014 al 2020. L’altra misura fondamentale sarà l’obbligo per gli Stati membri di rinnovare ogni anno il 3% degli edifici dei governi centrali, anche se rimangono dubbi su come reperire i fondi per i Paesi più indebitati.

Nella migliore delle ipotesi, l’insieme delle misure dovrebbe consentire entro il 2020 un aumento dell’efficienza del 17% (altre stime parlano del 15%). Better than nothing.

[crossposting con Epoké]

BP Statistical Review of World Energy 2012

BP Statistical Review 2012Il BP Statistical Review 2012 rappresenta la raccolta di dati sull’energia più ampia e completa tra quelle disponibili apertamente. Proprio in questi giorni è uscita, come da tradizione, l’edizione con i dati aggiornati all’anno scorso.

Tante le conferme delle tendenze in atto: consumi mondiali di energia in lieve aumento (a 12.275 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, +2,5% rispetto al 2010), trainati dalla Cina (2.613 Mtep, +8,8%), ormai stabilmente primo consumatore mondiale, e in misura minore dalla Russia (686 Mtep, +2,5%). Tendenza opposta invece per Stati Uniti (2.269 Mtep, -0,4%), Ue (1.691 Mtep, -3,1%) e Giappone (478 Mtep, -5,0%).

Per quanto riguarda la composizione dei consumi, cresce il peso delle rinnovabili diverse dall’idroelettrico (1,6% dei consumi mondiali di energia primaria, con l’Ue primo consumatore mondiale) e soprattutto del carbone (30,3% ), vero e proprio motore dello sviluppo mondiale, ormai prossimo a insidiare il primato del petrolio quale prima fonte (sceso quest’anno al 33,1%). In lieve calo l’idroelettrico (6,4%) e il nucleare (4,9%, sul quale ha pesato Fukushima), stabile il gas naturale (23,7%).

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Energia per l’industria in Italia

Antonio Cardinale e Alessandro Verdelli - Energia per l'industria in ItaliaL’importanza della disponibilità di energia per l’industrializzazione è universalmente riconosciuta, ma il nesso che lega i due fenomeni è più spesso richiamato che non investigato.

Il libro di Cardinale e Verdelli ricostruisce il ruolo dell’energia nello sviluppo del sistema industriale italiano, dagli anni del miracolo economico fino alla metà del decennio scorso. La ricerca analizza sia il lato dell’offerta di energia e delle politiche energetiche collegate, sia il lato del consumo e in particolare il rapporto tra la variabile energetica e lo sviluppo di alcuni settori industriali centrali per l’economia italiana.

Un lavoro di attenta ricostruzione storica, che consente avere una prospettiva più completa dell’impatto che il mondo dell’energia ha sulla più ampia struttura economica e industriale del Paese. Una lettura che aiuta a ricordare la prospettiva di lungo periodo di alcune scelte.


Antonio Cardinale e Alessandro Verdelli
Energia per l’industria in Italia. La variabile energetica dal miracolo economico alla globalizzazione
FrancoAngeli, 2008, 269 pp.
ISBN/EAN:  978-88-464-9264-7
Scheda dell’editore
Servizio bibliotecario nazionale