Revisione tariffe del gas: centinaia di milioni in gioco

AEEG - 13 novembre 2012 - 471/2012/R/gas In novembre l’Autorità aveva annnunciato l’intenzione di procedere a una revisione delle modalità di calcolo delle condizioni economiche per il servizio di tutela, che copre un terzo del mercato finale italiano (circa 18 Gmc all’anno) e che fa da riferimento anche per le dinamiche di prezzo sul mercato libero.

Attualmente, la tariffa della componente commercializzazione all’ingrosso (CCI, nel gergo dell’Autorità) – ossia il costo della materia prima in bolletta – è fissata con una formula che simula le quotazioni dei contratti di lungo periodo (95% greggio, gasolio e olio combustibile; 5% spot), quelli detenuti dai grandi operatori nazionali.

Tutto bene? Non troppo. Perché l’impianto dei contratti di lungo periodo (solitamente con clausola take-or-pay) è vecchio di decenni e non risponde più alle condizioni reali del mercato (le economie pianificate non esistono più, bruciare olio combustibile per generare grandi quantitativi di elettricità non è praticabile e i monopoli nazionali sono vietati dalla legilazione europea, per citarne solo alcuni). Tant’è vero che, grazie all’eccesso di offerta, i prezzi sui mercati all’ingrosso sono sistematicamente più bassi dei prezzi dei contratti di lungo periodo.

Chi ci rimette? I clienti finali, soprattutto. Perché i grandi operatori, per limitare l’impatto economico, comprano gas a prezzi spot e lo rivendono a prezzo regolato. L’Autorità riconosce apertamente che c’è un problema: «una regolazione divenuta obsoleta che comporta, date le condizioni e l’evoluzione del mercato, l’insorgere di rendite improprie a danno dei clienti finali».

Urgono quindi, secondo l’Autorità, modifiche alle modalità di calcolo delle condizioni economiche, per «trasferire al consumatore i benefici derivanti dallo sviluppo concorrenziale del mercato all’ingrosso». Per i dettagli, rimando al documento, che prevede sia un “allegerimento” della CCI (legandola maggiormente ai prezzi spot), sia un meccanismo di assicurazione contro le oscillazioni delle quotazioni spot (che remunererebbe comunque chi ha in portafoglio i contratti di lungo periodo).

Il risultato? Fino a -7,44% in bolletta, secondo le stime dell’Autorità. Un bel trasferimento di benefici, dai grandi grandi operatori a favore dei consumatori finali.

Una rapida stima dà conto delle dimensioni della questione: proiettando su base annua le tariffe attualmente in vigore per il cliente domestico tipo, un consumo di 18 Gmc vale indicativamente 15,5 miliardi di euro. La riduzione varrebbe 1,2 miliardi di euro all’anno.

Si tratterebbe di una riduzione netta di 800 milioni di euro all’anno per gli operatori (variamente distribuita a seconda dei portafogli e delle modalità di assicurazione introdotte, ma comunque in buona parte Eni e Edison) e 400 milioni all’anno in meno di pressione fiscale.

Gli operatori si stanno muovento attivamente per mettere i ammorbidire le proposte dell’Autorità. Come se questo non bastasse, il rischio è che venga meno anche l’appoggio “politico” all’Autorità (che formalmente resta indipendente) proprio a causa dell’impatto economico della misura, che ridurrebbe il gettito e sarebbe troppo favorevole ai consumatori.

Un duro compito attende l’Autorità: non si può che fare il tifo per lei.

Passera boccia il capacity payment del gas

Corrado Passera, ministro dello sviluppo economicoSecondo quanto riportato da SQ e Reuters, il ministro Corrado Passera ha bocciato l’ipotesi di un capacity payment per i contratti del gas di lungo periodo con clausola take-or-pay, il meccanismo immaginato per scaricare i costi dei contratti di Eni sui consumatori.

Rispondendo alla Camera, il ministro ha anche espresso riserve sul meccanismo di assicurazione obbligatoria sull’oscillazione del prezzo avanzata dall’Autorità. Secondo Passera il rischio è che il meccanismo disincentivi Eni a cercare la rinegoziazione dei contratti take-or-pay.

Passera sembra determinato a lasciare che meccanismi di mercato giochino un ruolo più forte nel riequilibrare il mercato nazionale del gas. Resta però da vedere quanto sia genuino e quanto piuttosto si tratti di una posizione ad hoc per fornire a Eni una base negoziale più forte in fase di negoziazione con le proprie controparti.

Audizione di Scaroni in Senato

Slides: Audizione in Senato dell'ad di Eni, Paolo ScaroniL’ad di Eni Paolo Scaroni ha parlato mecoledì scorso davanti alla 10^ Commissione del Senato (Industria, commercio, turismo) della situazione del mercato del gas naturale.

In particolare, Scaroni ha sottolineato l’importanza che i contratti di lungo periodo con clausola take-or-pay, alla base del portafoglio Eni, abbiano negli anni garantito la sicurezza degli approvvigionamenti nazionale.

Il loro abbandono, secondo Scaroni, avrebbe la conseguenza di ridurre gli investimenti, orientare i Paesi esportatori verso altri mercati e che la concentrazione dell’offerta porti a manipolazioni dei prezzi.

Scaroni ha anche avanzato l’ipotesi che Eni possa rescindere i propri contratti per eccessiva onerosità, sottolineando però che ci sarebbero potenziali ricadute negative per la sicurezza degli approvvigionamenti.

In alternativa, considerando questa sicurezza come un bene pubblico, Scaroni caldeggia una qualche forma di ripartizione degli oneri affrontati da Eni direttamente sui consumatori, sotto forma di capacity payment (remunerazione per il possesso di contratti di lungo periodo), caldeggiata nei giorni scorsi anche dall’Autorità.

Aggiornamento: consiglio (e condivido) l’interpretazione proposta da Carlo Stagnaro: Col capacity payment gas, Eni takes, il consumatore pays.

Relazione annuale AEEG

AEEG - Relazione annuale sullo stato dei servizi e sull'attività svoltaIl 27 giugno il presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas Guido Bordoni ha tenuto la sua prima Relazione annuale sullo stato dei servizi e sull’attività svolta.

La relazione comprende un primo volume dedicato alla ricostruzione e all’analisi del contesto internazionale e del mercato nazionale e un secondo volume dedicato all’analisi della legislazione e degli indirizzi di politica energetica.