EIRA newsletter – luglio/agosto 2014

EIRA - july/august 2014Segnalo l’uscita del numero di luglio/agosto dell’Energy International Risk Assessment.

In questo numero i curatori hanno prestato particolare attenzione al Medio Oriente e alle questioni petrolifere. Interessante, ma forse esagerato, l’allarme sui cambi di azionariato in Azerbaigian. Convidisibile, infine, l’appello di Demostenes Floros a ripensare la questione delle sanzioni alla Russia e dell’interdipendenza tra Bruxelles e Mosca.

IEA: la sicurezza energetica dei Paesi membri

IEA - Energy Supply Security: The Emergency Response of IEA Countries - 2014 EditionCome riportato da SQ, l’Agenzia internazionale per l’energia ha pubblicato dell’edizione 2014 dell’Energy Supply Security: The Emergency Response of IEA Countries.

Si tratta di un report di oltre 600 pagine che che ricostruisce le politiche di risposta alle emergenze in materia di approvvigionamento di gas e petrolio dei Paesi membri e di alcuni Paesi chiave (Cile, Cina, India e ASEAN).

Naturalmente, è disponibile anche una scheda dedicata all’Italia, scaricabile qui. La scheda ricostruisce brevemente la struttura e l’evoluzione del settore petrolifero e di quello del gas dal 1973 a oggi, illustrando poi le misure di emergenza previste dalla legge e le strutture governative preposte.

Nel complesso, il sistema sembra disporre degli strumenti adeguati a far fronte ad eventuali emergenze, anche se la futura riduzione della capacità di raffinazione potrebbe rappresentare un problema.


Le infrastrutture petrolifere italiane (© IEA)Le infrastrutture del gas in Italia (© IEA)


L’azione esterna dell’UE in campo energetico

GR:EEN - Geopolitical, market-oriented and normative approaches in the EU’s external energy action È stata pubblicata l’uscita di luglio della newsletter del progetto GR:EEN, dedicata a Geopolitical, market-oriented and normative approaches in the EU’s external energy action.
Segnalo in particolare tre articoli:

Saudi America, il nuovo swing producer?

Economist - Saudi America. The economics of shale oil Il petrolio continua a essere il centro dei mercati energetici globali, presenti e futuri. Sul tema, segnalo un bell’articolo dell’Economist, Saudi America. The economics of shale oil.

Il titolo rimanda esplicitamente a uno degli aspetti più interessanti del boom non convenzionale statunitense: la possibilità che gli Stati Uniti rivestano almeno in parte il ruolo di swing producer, oggi di fatto svolto a livello globale dall’Arabia Saudita.
A ostacolare una piena evoluzione in questo senso è però la legislazione statunitense, che vieta l’esportazione del greggio. Rimuovere l’ostacolo è molto difficile, ma non impossibile.

Il futuro degli idrocarburi: dal picco petrolifero allo shale gas?

Simone Pasquazzi - Il futuro degli idrocarburi: Dal picco petrolifero allo shale gas?La pseudo-teoria del picco petrolifero predice da decenni l’imminente fine del petrolio e degli idrocarburi in generale. Salvo incontrare puntuale smentita, sotto forma di nuove scoperte e di miglioramenti tecnologici.

Eppure ogni tanto riemerge nel dibattito, degna dell’idra di Lerna. Risulta dunque molto utile la lettura del contributo di Simone Pasquazzi, che veste i panni di Ercole nel paper Il futuro degli idrocarburi: dal picco petrolifero allo shale gas?

Il lavoro agilmente introduce la questione, ripercorre la letteratura e fornisce dati e spunti per comprendere l’erroneità delle assunzioni alla base del concetto di picco petrolifero. E soprattutto, per comprendere la dannosità della sua vena millenaristica, che per contrappasso rischia invece di far sottovalutare la necessità di immaginare politiche energetiche che non siano completamente passive rispetto al futuro.

A uso e consumo del nostro decisore politico, si spera.