La geopolitica delle rinnovabili

The Geopolitics of Renewable EnergySegnaliamo uno studio congiunto di Meghan O’Sullivan (Harvard), Indra Overland (NUPI) e David Sandalow (Columbia) dedicato ai risvolti geopolitici della diffusione delle fonti rinnovabili.

Gli autori evidenziano, in particolare, sette meccanismi attraverso cui le rinnovabili possono influenzare la geopolitica:

  • approvvigionamento di nuove materie prime, fondamentali per le nuove tecnologie energetiche (come litio, cobalto, indio), la cui diffusione geografica e i cui processi produttivi sono profondamente diversi da quelli delle materie prime energetiche tradizionali;
  • nuova “maledizione delle risorseper i Paesi esportatori delle materie prime indispensabili per le nuove tecnologie energetiche;
  • riduzione della domanda di petrolio e gas, con un impatto diretto sui Paesi produttori e sulle loro prospettive di sviluppo;
  • struttura delle reti elettriche, che per rispondere ai nuovi tipi di generazione dovranno essere adeguate, con profonde implicazioni anche sul piano internazionale;
  • riduzione del cambiamento climatico e delle sue conseguenze, anche in termini di instabilità regionali indotte da fattori climatici;
  • accesso energetico e riduzione della povertà energetica, grazie alla diffusione della generazione distribuita a basso costo;
  • rapporto tra tecnologia e finanza, basato sulla digitalizzazione e sulle potenzialità di strumenti di mercato avanzati per rendere più rapida ed efficiente la diffusione delle rinnovabili, determinando anche un significativo vantaggio competitivo per i Paesi che si muoveranno per primi.

Focus trimestrale sicurezza energetica – Q3 e Q4 2015

Focus trimestrale sicurezza energetica – Q3 e Q4 2015È stato reso pubblico il focus sulla sicurezza energetica relativo al terzo e quarto trimestre del 2015, realizzato per l’Osservatorio di Politica Internazionale (Senato, Camera e MAE).

Dopo un’introduzione dedicata all’analisi del contesto internazionale (inclusa la questione iraniana), il capitolo primo del Focus è dedicato all’analisi dei consumi energetici, con particolare attenzione al gas naturale e al suo approvvigionamento. Questi due capitoli sono realizzati dal sottoscritto.

Il capitolo secondo è invece dedicato all’offerta e, nello specifico, alle politiche dei Paesi produttori di gas naturale e dei Paesi di transito dei gasdotti attualmente in funzione o in fase di progettazione/realizzazione. Ai recenti sviluppi del sistema di infrastrutture di trasporto e alle prospettive di realizzazione di nuovi progetti è poi dedicato il capitolo terzo. Questi due capitoli sono realizzati da Carlo Frappi.

Sono presenti infine un approfondimento di Filippo Clô dedicato alle dinamiche della crisi petrolifera e un approfondimento di Chiara Proietti Silvestri dedicato all’Egitto e agli equilibri energetici nel Mediterraneo orientale.

Geopolitica dell’energia: risorse, scenari, sicurezza

Geopolitica dell'energia: risorse, scenari, sicurezzaI temi connessi all’energia attirano sempre più l’attenzione, anche nella formazione. Segnalo un corso dal titolo Geopolitica dell’energia: risorse, scenari, sicurezza, organizzato a Roma dal centro studi Geopolitica.info dal 3 al 12 dicembre.

Dopo un pomeriggio di conferenza introduttiva (giovedì 3 dicembre), il programma prevede dicembre 17 lezioni suddivise su quattro giorni interi di lezione, il 4-5 e l’11-12.

Il primo giorno è dedicato all’introduzione ai mercati internazionali e ad alcuni risvolti internazionali politica energetica italiana ed europea, mentre i giorni successivi sono dedicati ad approfondimenti sulle principali aree geografiche (Italia, Europa, Americhe, Nord Africa, Medio Oriente, Russia, ex-URSS, Turchia).

Per chi volesse maggiori informazioni o volesse iscriversi, rimando al sito di Geopolitica.info.

Energia e politica: le lezioni degli anni ’80

Countershock/Counterrevolution. Energy and Politics in the 1980sSegnalo un’interessante conferenza organizzata dall’Università di Venezia Ca’ Foscari dal titolo Countershock/Counterrevolution. Energy and Politics in the 1980s, in programma dal 5 al 7 novembre.

I lavori saranno dedicati al tema del controshock petrolifero, ossia alla caduta dei prezzi del greggio registrata nella seconda metà degli anni Ottanta. Nonostante le profonde ricadute sul sistema internazionale, questa fase è sempre stata trascurata dall’analisi scientifica, soprattutto in confronto agli shock petroliferi degli anni Settanta.

In particolare, i lavori della conferenza cercano di rispondere a diverse domande: il petrolio ha continuato a essere al centro del sistema energetico a causa del crollo dei prezzi, o è vero (anche) il contrario? Il fattore geopolitico ha in qualche misura pesato sugli eventi e sulle scelte degli attori coinvolti? Quale è stato il ruolo delle imprese private nel ristabilire la centralità del petrolio e nel consentire la discesa dei prezzi? Quale è stata la relazione tra il controshock petrolifero e il trionfo della rivoluzione neoliberale di Thatcher e Reagan?

Tante domande, a cui è difficile dare una risposta univoca, ma sulle quali è certamente utilissimo riflettere.

SLIDES – I regimi sanzionatori contro i Paesi esportatori di energia

I regimi sanzionatori contro i Paesi esportatori di energia: i casi di Iran, Libia, Russia e SiriaSono disponibili qui le slides relative alla lezione «I regimi sanzionatori contro i Paesi esportatori di energia: i casi di Iran, Libia, Russia e Siria», tenuta martedì 20 ottobre presso l’Università degli Studi di Trento, nell’ambito del corso avanzato di diritto dell’Unione Europea «Sanzioni dell’Unione Europea e tutela giurisdizionale».

Le slides ricostruiscono brevemente i casi delle sanzioni imposte all’Iran (1979 e 2011), alla Libia (1992-2003), alla Russia (2014) e alla Siria (2011). Per ogni caso, sono analizzati la rilevanza per i mercati internazionali e per i Paesi sanzionatori, il livello di dipendenza dalle esportazioni energetiche e l’impatto delle sanzioni.

Questa lezione è il seguito della lezione Mercati energetici e regimi sanzionatori: gli aspetti strutturali, tenuta il 19 ottobre.

SLIDES – Mercati energetici e regimi sanzionatori: gli aspetti strutturali

Mercati energetici e regimi sanzionatori: gli aspetti strutturaliSono disponibili qui le slides relative alla lezione «Mercati energetici e regimi sanzionatori: gli aspetti strutturali», tenuta lunedì 19 ottobre presso l’Università degli Studi di Trento, nell’ambito del corso avanzato di diritto dell’Unione Europea «Sanzioni dell’Unione Europea e tutela giurisdizionale».

Le slides si focalizzano sul concetto di sanzione e sui limiti che i decisori politici incontrano nel formulare i regimi sanzionatori. In particolare, data la dipendenza dalle importazioni di gas e petrolio, le economie occidentali incontrano forti limitazioni sia nella portata delle sanzioni sia nel novero dei Paesi che è possibile sanzionare senza mettere a rischio la sicurezza energetica delle economie industrializzate.

Nondimeno, considerando che la grande maggioranza dei Paesi esportatori dipende dalle rendite derivanti dalle esportazioni ed è dunque molto vulnerabile rispetto a una loro riduzione, i regimi sanzionatori possono in alcuni casi rappresentare un elemento utile nell’ambito di un’azione più ampia.

Questa lezione è stata seguita dalla lezione I regimi sanzionatori contro i Paesi esportatori di energia: i casi di Iran, Libia, Russia e Siria, tenuta il 20 ottobre.