Autorità: la relazione annuale 2014

AEEG - Relazione annuale 2014Come da tradizione, l’Autorità per l’energia ha presentato ieri la propria relazione annuale. Lettura utile per avere un quadro completo della situazione del mercato italiano in una congiuntura particolarmente difficile.

Dopo la presentazione del presidente Bortoni, la relazione si articola in due volumi. Il primo volume è relativo allo stato dei servizi e fornisce una riscostruzione del contesto internazionale e dell’evoluzione dei mercati elettrico e del gas in Italia. Il secondo volume è invece più giuridico e guarda alle attività svolte e all’evoluzione della normativa.

Dal punto di vista dell’indirizzo generale dell’Autorità, particolarmente condivisibile l’accento posto sull’integrazione dei mercati a livello europeo come fattore di sicurezza.

Tra i tanti grafici della relazione, ne segnalo uno. Meditiamo.

Costo degli strumenti di incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (mln €)

Amaie Sanremo: 430 mila euro di multa

AmaieSanzione pesante per l’Amaie, la municipalizzata di Sanremo: 10% del fatturato del 2010, pari a quasi 430.000 euro. Secondo quanto indicato nella delibera (215/2014/S/eel), Amaie non ha rispettato gli obblighi di legge relativi all’installazione dei misuratori elettronici per ben due anni: 2008 e 2009 (SQ indica anche il 2011).

Amaie ha dunque violato la normativa che prevede un progressivo aumento della quota di utenti che dispongono dei misuratori elettronici, i contatori che consentono servono tra l’altro a garantire al cliente una fatturazione basata su prelievi effettivi e che offrono agli operatori la possibilità di proporre offerte di vendita a prezzi multiorari.

Amaie ha tentato di evitare la sanzione addossando la responsabilità alle trattative fallite con Enel per la cessione della rete, ma l’Autorità ha giudicato le giustificazioni assolutamente insufficienti. L’esistenza di una trattativa, tra l’altro dall’esito incerto, non può infatti esimere dal rispetto delle prescrizioni di legge.

La delibera è del 16 maggio e Amaie aveva in teoria trenta giorni per pagare o sessanta giorni per fare ricorso. Difficile che la via del ricorso possa portare a ribaltare la delibera. Alla fine, con ogni probabilità, a pagare saranno i sanremesi, sia come utenti o sia come azionisti.

Nota: Sanremo è la mia città, per questo l’argomento mi sta a cuore.

Rinnovabili e fonti fossili devono convivere responsabilmente

Guido BortoniCome riportato recentemente da Terna, la domanda elettrica italiana continua a calare, mentre la capacità di generazione cresce e ha ormai raggiunto valori superiori al doppio della domanda di picco. Per dirla con una metafora, la torta è sempre più piccola e sempre più numerosi sono quelli che vorrebbero spartirsela.

Fino ad ora le politiche pubbliche, tanto in Italia quanto nel resto d’Europa, hanno fatto in modo che una fetta sempre maggiore fosse destinata alle fonti rinnovabili di elettricità. Questa fetta vale ormai il 30% dell’intera torta e ha imposto ai produttori termoelettrici una dieta forzata non da poco, tanto che vi è il concreto rischio che qualcuno di loro muoia presto d’inedia.

Per evitare il peggio e fare in modo che il sistema non si avviti in una spirale di costi crescenti e di dirigismo estremo, è ora che tutti facciano la loro parte e si assumano la responsabilità dei costi che apportano al sistema. Questa sembra la posizione di Guido Bortoni, presidente dell’AEEG, il quale ieri a Milano ha ricordato che rinnovabili e fonti fossili non sono né nemici né amici, ma conviventi che devono cercare di sopportarsi l’un l’altro.

Nel suo discorso tenuto in Bocconi, Bortoni lascia intendere che le preferenze dell’Autorità sono per un’imputazione degli oneri di sbilanciamento in capo ai produttori da rinnovabili e per un limite severo all’estensione dell’esenzione dal pagamento degli oneri di rete: chiunque causa uno squilibrio nel sistema o ricorre alla rete deve giustamente contribuire a pagarne i costi.

Infine, per fare in modo che il numero di coloro che cercano di ritagliarsi un pezzo della torta non fluttui in modo inefficiente nel tempo, Bortoni ha confermato che la strada del mercato della capacità va intrapresa con convinzione e si attendono con impazienza le ultime battute dal Ministero per lo Sviluppo Economico.

Insomma, ci sono tutte le premesse per riconoscere che le rinnovabili non sono più un bambino piccolo da tutelare e viziare oltremodo, ma un baldo giovane che va messo di fronte alle responsabilità della vita matura per il bene suo e di chi gli sta intorno.

Intervista a Bortoni sul TAP

«Tap opera strategica per l'integrazione dei mercati del gas»Il presidente dell’Aeeg Guido Bortoni è stato intervistato dal Sole24Ore sul TAP.

Lettura interessante e dichiarazioni largamente condivisibili, ma tutto secondo copione: difesa dell’infrastruttura come fonte di diversificaizone e riduzione del potere di mercato dei fornitori storici, lucida analisi dell’impraticabilità di infrastrutture visionarie lungo il Corridoio meridionale, difesa dell’esenzione dall’accesso a terze parti come elemento essenziale per consentire la realizzazione del TAP.

Quando i sussidi battono l’efficienza

Luglio, nuove tariffe: su l'elettricità, giù il gasDa oggi sono in vigore le nuove tariffe dell’energia elettrica e il gas naturale per i clienti del servizio di maggior tutela. Le variazioni (+1,4 elettricità, -0,6% il gas) sono analizzate qui.

Un dato relativo alla bolletta elettrica è però davvero curioso: quello degli oneri generali di sistema, ossia la categoria che raccoglie tutti i vari sussidi che pesano sui consumatori e che vale quasi un quinto dell’importo totale.

Rispetto alle tariffe del trimestre precedente, gli oneri generali di sistema restano invariati sia in valore assoluto (98 euro) sia all’incirca in peso percentuale (19%). Quello che cambia è la loro composizione interna.

Perché i sussidi alle rinnovabili (componente A3) continuano inesorabilmente a crescere di valore e sono arrivati a rappresentare il 93% degli oneri generali di sistema (nel trimestre scorso erano il 91%). Per una famiglia media, si tratta di 91 euro all’anno (nel trimestre scorso erano 88,8).

Visto che gli onesi complessivi sono rimasti invariati, dove si è scelto di tagliare? Nei sussidi alle ferrovie (A4)? In quelli per lo smantellamento delle centrali nucleari (A2)? Certo che no: si è tagliato sull’efficienza energetica, che passa dal 3% all’1% degli oneri, ossia da 2,7 a 1,2 euro all’anno a famiglia.

A scanso di equivoci, la scelta di non aumentare gli oneri mi sembra molto assennata. Credo allo stesso tempo che ci sia poco da aggiungere circa la lungimiranza della scelta di pagare profumatamente i produttori di rinnovabili – ponendo fuori mercato i termoelettrici – e intanto spendere poco o nulla in efficienza.

Relazione annuale dell’Autorità

Relazione Annuale 2013Il presidente dell’Autorità per l’energia Guido Bortoni ha tenuto questa mattina la consueta relazione annuale.

Nel primo volume (Stato dei servizi) si affronta il contesto internazionale e analizzano struttura, prezzi e qualità dei settori elettrico e del gas. Per la prima volta, la relazione compre anche lo stato dei servizi idrici, competenza aggiunta l’anno scorso.

Nel secondo volume (Attività svolta) si affrontano gli indirizzi di politica energetica, la regolazione dei mercati e la tutela dei consumatori.