Le analisi di mercato della Commissione

DG Energy - Market analisysTra i tanti effetti positivi del cambio ai vertici della DG Energy della Commissione, uno riguarda la disponibilità per i cittadini di informazioni e analisi aggiornate. In particolare, sul sito della DG è infatti ripresa la pubblicazione regolare dei report relativi ai mercati dell’energia in Europa.

Attualmente, è possibile scaricare i reports sul terzo trimestre 2014 relativi al mercato del gas e al mercato elettrico, oltre a tutti i reports storici fino al 2008. Inoltre, è possibile scaricare il grafico aggiornato quotidianamente relativo ai prezzi dell’energia sui mercati internazionali nei 12 mesi precedenti, che si presenta così:

Energy Prices Developments - last 12 monthsInsomma, tanto materiale per chi vuole approfondire le questioni relative ai mercati europei, dati alla mano.

I prezzi dell’energia in Europa

Recent Trends in EU Energy PricesSegnalo un interessante studio pubblicato dal Parlamento europeo sui prezzi dell’energia in Europa dal titolo Recent Trends in EU Energy Prices, realizzato dalla DG Politiche interne del Parlamento stesso.

Il lavoro propone un’analisi delle tendenze in atto a livello globale, a cominciare naturalmente dalle quotazioni del greggio. La seconda parte analizza i dati – aggiornati a giugno o settembre 2014 – dei prezzi dell’elettricità, del gas e dei prodotti petroliferi nei diversi Paesi europei.

Lavoro interessante, limitato però dal fatto che non sono indicate le dimensioni dei clienti considerati per il gas e per l’elettricità, un elemento che influenza sensibilmente la comparabilità dei dati.

La crisi delle utility richiede nuovi modelli per il mercato elettrico

Stefano Verde - The distributional implications of support for renewable electricityNel post di ieri abbiamo parlato della crisi che ha colpito una delle utility italiane, Sorgenia.

Guardandosi intorno, tuttavia, ci si accorge che il problema è gobale e sta colpendo molti Paesi economicamente avanzati, dove il rallentamento della domanda per motivi macroeconomici e per la maggiore efficienza energetica da una lato e lo sviluppo della generazione distribuita dall’altro stanno erodendo sia i volumi che i prezzi, che le utility energetiche possono praticare, col risultato che queste non riescono a coprire i loro costi e stanno notevolmente riducendo i loro investimenti sia in generazione che nelle reti di trasporto e distribuzione.

Il problema, va sottolineato, non riguarda solo i produttori, ma anche gli stessi consumatori, perchè l’avvento della generazione distribuita ha effetti redistributivi importanti: la famiglia povera che non ha i 5 o 6.000 euro per installare un pannello fotovoltaico sussidia in bolletta la famiglia benestante che lo fa.

Insomma, è necessario un ripensamento del mercato elettrico e della sua regolazione, se si vuole riuscire a produrre energia elettrica in modo efficiente, sicuro, sostenibile e alla portata di tutti.

Di seguito trovate alcuni link a delle possibili letture apparse di recente sul tema su Forbes, The Economist, The Rocky Mountain Institute e The Electric Power Research Institute.

 

La sicurezza energetica nel mercato unico dell’elettricità

La crescente penetrazione delle fonti rinnovabili nel mix elettrico pone una serie di sfide al sistema elettrico, in primo luogo quella dell’affidabilità. Infatti, in assenza di vento o di cielo coperto gli impianti eolici e quelli fotovoltaici non possono funzionare e questo obbliga il sistema a trovare altrove l’offerta necessaria a coprire la domanda. Molte sono le possibilità: maggiori interconnessioni con l’estero, meccanismi di accumulo dell’energia elettrica, capacità di generazione di riserva, etc. La scelta fra queste soluzioni alternative non è semplice, perchè richiede complesse valutazioni tecnico-economiche e perchè inevitabilemtne avvantaggia gli interessi di qualcuno a scapito di quelli di qualcun altro (vedi contrapposizione Terna- Assoelettrica).

In attesa che lo sviluppo tecnologico ci renda disponibili batterie assai più efficienti e meno costose di quelle attuali, la scelta in Italia e in Europa sembra essere quella di garantire la presenza di un’adeguata capacità di riserva, costituita essenzialmente da centrali a turbo-gas. Questa soluzione non è però esente da problemi: dovendo entrare in funzione solo per poche ore all’anno, questa capacità di riserva non può essere adeguatamente remunerata dalla vendita dell’elettricità alla borsa elettrica.

Una soluzione possibile è quella del pagamento della capacità, di cui nei mesi scorsi si è parlato anche in Italia, ma che non è ben vista dalla Commissione europea, la quale teme possa preservare l’attuale frammentazione dei mercati elettrici europei e mascherare indebiti aiuti di stato. In sostanza, per la Commissione introdurre diffusamente meccanismi che remunerano la capacità rischia di minare l’obiettivo che l’Unione Europea si è data di realizzare il mercato unico dell’energia per il 2014.

Per cercare di sondare le opinioni e le varie posizioni la DG Energia ha lanciato una consultazione pubblica, che si concluderà a breve. Nell’attesa che i risultati siano diffusi, per chi ne vuol sapere di più, consiglio di partecipare al workshop che la Florence School of Regulation ha organizzato per il prossimo venerdì 1 febbraio e che vede la partecipazione di importanti rappresentanti delle autorità di regolazione e dell’accademia.

Bolletta elettrica, trasparenza e rinnovabili

Massimo Mucchetti - Bolletta elettrica, segreti addio  Ecco tutti i sussidi nascostiMassimo Mucchetti sul Corriere online rende conto della composizione della bolletta elettrica, resa di recente più trasparente dall’Autorità.

Per l’analisi completa, rimando all’articolo. Mi soffermo su un dato: 10,6 miliardi di sussidi alle rinnovabili, che saliranno a 12 con il quinto conto energia. E tutto questo, con una potenza fotovoltaica installata pari a 12.500 MW, quando l’obiettivo per il 2020 avrebbe dovuto (in teoria) essere 8.000. Il dato si commenta da sé e con il nuovo aumento a fine mese le polemiche si sprecheranno, come i sussidi.